Il Museo Nazionale del Bargello è punto di partenza per ricostruire il rapporto tra Dante e Firenze, dopo la condanna e la morte in esilio. Al suo interno, infatti, si trova l’affresco che testimonia la sorprendente inclusione del Poeta tra le schiere degli eletti nel Paradiso. Il dipinto, realizzato nel 1337 dagli allievi di Giotto di Bondone, si trova nella Cappella del Podestà, luogo simbolo del connubio tra la giustizia degli uomini e quella divina. Lo scorso 23 settembre 2020, alla presenza tra gli altri del ministro dell’Università e della Ricerca professor Gaetano Manfredi, sono stati anticipati i progetti espositivi organizzati per il 2021 in occasione delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. La presentazione si è tenuta nel Salone di Donatello che, ai tempi del sommo Poeta, era la grande Sala dell’Udienza dove, il 10 marzo 1302, fu emanata la sentenza di condanna all’esilio perpetuo e al rogo se fosse tornato nella città gigliata.

I Musei del Bargello e l’Università di Firenze stanno lavorando alla realizzazione di una prima mostra dedicata alla ricostruzione del rapporto tra Dante e Firenze nei decenni immediatamente successivi alla sua morte, presentandone gli attori, le iniziative, i luoghi, e i temi. La mostra, dal titolo «Onorevole e antico cittadino di Firenze». Il Bargello per Dante, si svolgerà dal 23 marzo al 25 luglio 2021, e sarà curata da Luca Azzetta, Sonia Chiodo e Teresa De Robertis dell’Università di Firenze, con un comitato scientifico di esperti filologi e di storici dell’arte.

Conferenza di presentazione

La mostra sarà articolata in sezioni, con prestiti di manoscritti e dipinti che saranno allestiti in dialogo con gli affreschi e altre opere coeve, provenienti dalle collezioni del Bargello e da istituzioni italiane e straniere. L’itinerario espositivo ripercorrerà tappe e protagonisti nella prima metà del Trecento, presentando artefici, copisti, commentatori, miniatori e lettori della Commedia intorno all’anno 1337. Sarà un’occasione straordinaria per approfondire la conoscenza di studi di filologia, paleografia, storia dell’arte e restauro. La mostra consente livelli di lettura differenziati e si rivolge anche al grande pubblico, con particolare attenzione verso i giovani e le scuole.

Sempre al Museo Nazionale del Bargello si terrà un secondo evento espositivo dedicato alla fortuna dantesca nella seconda metà dell’Ottocento.La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista, si svolgerà dal 23 settembre 2021 al 9 gennaio2022e sarà curata da Carlo Sisi, con il contributo di storici dell’arte e della letteratura che collaboreranno con un Comitato Scientifico.

Dedicata alla complessa percezione della figura di Dante e della Divina Commedia nel contesto letterario tra Otto e Novecento, la mostra, articolata in sezioni, presenterà una selezione di opere che, dalle correnti naturaliste agli influssi europei del Simbolismo, narreranno lo straordinario catalogo di immagini – sublimi, mistiche e oniriche – che il poema dantesco offriva al mondo dell’arte.

M.F.C.S.
Fonte: Civita Opera Laboratori Fiorentini, 23 settembre 2020
Immagine di apertura: Giotto, Ritratto di Dante, particolare, Museo del Bargello

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